Di verde, alla banda di azzurro, accompagnata in capo dalla ruota da mulino di otto raggi e di otto pale, d’oro, forata del campo, ed in punta dai tre plinti d’argento, posti uno, due.
Di recente il Comune ha deciso di regolarizzare il proprio emblema modificando quello in uso, mai ufficializzato. Il 31 maggio 2009, di fronte al consiglio comunale, il vicesindaco Stefano Colzani, durante un’assemblea pubblica, spiegò il significato degli oggetti del nuovo stemma di Alserio da poco concesso con il decreto del 27 febbraio 2009. La ruota da mulino, presente anche nel vecchio, allude ai sette mulini dislocati nel Comune di Alserio. Il colore verde rappresenta il territorio e il contesto naturale particolarmente rigogliosi. La banda di azzurro è il simbolo dei numerosi corsi d’acqua e del lago, elementi dominanti e caratterizzanti tutto il paese, da cui esso trae il nome. Il toponimo Alserio, infatti, deriva dalla parola sér che significa, appunto, ruscello. Questa figura araldica vuole ricordare anche i Comuni schierati con il papa nella lotta contro l’imperatore, durante la famosa battaglia del 1160 di Tassera tra la Lega Lombarda e le truppe di Federico il Barbarossa. I tre rettangoli d’argento disposti con il lato maggiore verso l’alto, in araldica definiti plinti, nella parte bassa dello scudo, simboleggiano l’esenzione delle tasse, privilegio concesso dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1380.